Pattona emiliana e Patona Lunigianese: ricette e differenze

La Pattona è una pietanza della Provincia di Parma particolarmente amata, soprattutto sull’Appennino Emiliano e in generale in tutta la provincia. Si tratta di un dolce tipico a basa di farina di castagne bollita, raffreddata, tagliata poi a fette e servita, rigorosamente ancora calda. Vediamo allora la ricetta della Pattona di Parma e Provincia. La Pattona è una ricetta tipicamente autunnale, certamente buono anche in inverno, ma in generale adatto ai mesi più freddi dell’anno. 

Pattona di Parma: ricetta

La ricetta originale prevede l’utilizzo di farina di castagne (500 grammi) di primissima qualità e l’aggiunta di:

  • pinoli (50 grammi);
  • uvetta (due cucchiai);
  • un pizzico di sale;
  • acqua 650 ml;
  • un pizzico di rosmarino.

Procedimento:

  1. mettete in ammollo l’uvetta in poca acqua tiepida insieme alle foglie di rosmarino.
  2. Mescolate la farina di castagne con l’acqua evitando che si formino dei grumi.
  3. Aggiungete: l’uva passa, il sale, i pinoli ed il rosmarino tenendo una piccola porzione di questi ingredienti da parte.
  4. Versate il tutto in uno stampo distribuendo sulla superficie gli ingredienti tenuti da parte;
  5. Cuocete in forno a 200 °C per 35 minuti e poi fate raffreddare completamente prima di servire in tavola.

Della Pattona emiliana esistono però diverse varianti. Per esempio nella nostra zona, trovandoci sull’Appennino Parmense non troppo distanti dalla Lunigiana (per i nostri ospiti infatti segnaliamo anche la possibilità di fare un’escursione in Lunigiana) è possibile anche trovare la Pattona cucinata con la ricetta lunigianese.

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La Patona Lunigianese ricetta

Non si tratta di un errore di battitura, in Lunigiana la Patona si scrive e si pronuncia con una sola “t”. Questi nello specifico sono gli ingredienti della versione lunigianese (trovabile anche il alcune zone limitrofe dell’Appennino Parmense).

Ingredienti Patona Lunigianese

  • 500 gr di farina di castagne
  • 300 ml di acqua tiepida
  • 1 pizzico di sale (circa mezzo cucchiaino da caffè)
  • Olio extravergine q.b.
  • Foglie di castagno secche

Preparazione:

Le differenze tra la Patona e la Pattona consistono principalmente nella consistenza (la pattona prevede l’uso di molta meno acqua). Tutti gli ingredienti vengono impastati e il composto viene lavorato fino ad ottenere una consistenza media, né troppo liquida né troppo solida. Ovviamente la consistenza (che consiste nella differenza principale tra la Pattona e la Patona, insieme alla mancanza dell’uvetta) può essere testata con diverse prove, mediante l’aggiunta o la diminuzione di acqua.

Originaria la Patona lunigianese veniva cotta nel forno a legna (sui testi) ma non potendo seguire questa procedura in casa, allora le casalinghe lunigianesi consigliano di cuocere la patona in una teglia opportunamente oliata e ricoperta di foglie secche di castagno (per riprodurre lontanamente quel sapore). Il diametro della teglia dovrebbe essere piuttosto abbondante e l’altezza finale della Patona non dovrebbe superare il centimetro. La Patona dovrebbe essere infornata (con il forno già a 180C° ) e cotta per circa 20 minuti. E’ consigliabile controllare la cottura con uno stuzzicadenti di tanto in tanto.

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