Tutto quello che c’è da sapere sulla Befana
Tutti conoscono la Befana, questa vecchietta che arriva nelle case di tutto il mondo per lasciare caramelle, cioccolato e dolcetti ai bambini che sono stati buoni durante il corso dell’anno. Qualche volta lascia anche un piccolo pensiero. I bambini cattivi invece ricevono il carbone, non quello dolce, bensì quello vero, quello del caminetto. Non tutti sanno però da cosa abbia avuto origine la leggenda della Befana. Inoltre, perché la Befana è descritta come brutta, proprio come una strega? Perché arriva proprio all’inizio del nuovo anno? Rispondiamo insieme a queste domande.
Le origini della storia della Befana
La storia della Befana affonda le sue radici nei riti pagani dei romani. Durante le 12 notti dopo il solstizio d’inverno, i romani erano soliti celebrare la natura. Ne celebravano la rinascita, con la speranza nel cuore che i raccolti della primavera e dell’estate fossero quanto più fertili possibile. I romani credevano che la dea Diana guidasse un gruppo di misteriose figure femminili nei cieli, donne che volavano sui campi di notte come rito propiziatorio per i raccolti.
Accanto a Diana, o al suo posto, era spesso citata nei racconti dei romani anche la divinità Sàtia. Proprio da questi riti pagani trae ispirazione l’idea di una donna che vola e che è di buon auspicio per l’anno appena iniziato. Ancora oggi si parla di questa figura femminile il cui volo è di buon auspicio per l’anno appena iniziato.
Befana, un’anziana e brutta donna vestita di stracci
Le leggende successive agli antichi romani descrivono la Befana come una donna vestita di stracci, con abiti consumati, trasandati, rotti. Queste caratteristiche simboleggiano il vecchio anno ormai consumato, che deve essere lasciato alle proprie spalle con la speranza che il nuovo anno sia migliore. Non solo, è importante ricordare che in molte città italiane, così come in varie zone d’Europa, era abitudine ad inizio anno nuovo bruciare dei fantocci vestiti di stracci, proprio per lasciarsi alle spalle il vecchio anno, per rinascere e purificarsi.
La Befana quindi non è una strega? No, assolutamente, la Befana è una figura femminile pagana che simboleggia la generosità e l’abbondanza, la voglia di ricominciare da zero, la rinascita. Nonostante ciò che simboleggia sia così bello, la Befana è sempre descritta come una donna brutta, con un naso aquilino molto pronunciato, con un immenso neo sulla guancia. A quanto pare questa descrizione è stata scelta dalla Chiesa durante il Medioevo. La Chiesa sperava in questo modo di riuscire a condannare il rito pagano degli antichi romani.
La Befana e Gesù bambino
Eppure c’è chi afferma che in realtà la Befana è presente anche nelle sacre scritture. Si narra infatti che i re Magi, durante il loro viaggio per raggiungere Gesù bambino, chiesero indicazioni ad un’anziana donna. La donna disse di non credere alla nascita del Salvatore e non li aiutò. L’anziana donna, sentendosi in colpa per ciò che aveva detto, decise di andare nelle case di ogni bambino a lasciare doni e dolci. La sua speranza è che uno di questi bambini fosse proprio Gesù. Ovviamente si tratta di una leggenda.